Alla scoperta dell’Antico Egitto: storia, mete e luoghi da non perdere

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L'Antico Egitto - Foto di Gerhard G. da Pixabay

L’Antico Egitto esalta l’immaginazione, tocca l’anima e ispira i nostri sogni di viaggio nel passato. Semplicemente non si può essere non attratti da più di 7.000 anni di influenza storica dell’antico Egitto.

L’eredità dell’Antico Egitto, con nomi come Ramses, Nefertiti e Tutankhamon, luoghi come le Grande Piramidi di Giza e della Sfinge, echi di arte, letteratura e cultura popolare, spiega in maniera molto sintetica perché questo paese attrae milioni di visitatori ogni anno.

Un viaggio in Egitto racchiude viste mozzafiato, templi, mummie e splendide opere d’arte. Antico Egitto è veramente una culla della civiltà.

Principali mete turistiche dell’Antico Egitto

Se il vostro viaggio in Egitto è per ammirare il glorioso passato di questo paese, sicuramente le mete principali saranno Il Cairo e l’intera Valle del Nilo. A livello turistico, ma anche geografico, il paese viene diviso in Basso Egitto (la zona nord), Medio Egitto (la zona centrale) ed Alto Egitto (la zona sud).

Basso Egitto

Il Basso Egitto è una vasta regione d’Egitto che contiene il Delta del Nilo, Il Cairo, Alessandria d’Egitto, e la zona delle piramidi di Giza, situata vicino a Il Cairo. Nell’antichità, il Basso Egitto era noto come Ta-mehu, che significa Terra di papiri.

Il Cairo viene definita la città museo a cielo aperto e accanto alla città sorge Giza con le sue famose piramidi. La piramide di Cheope è la più antica delle 7 meraviglie classiche del mondo antico e l’unica a sopravvivere fino ai giorni nostri. Accanto alle piramidi si trova La Grande Sfinge, la famosa figura divina in parte animale, in parte umana.

Medio Egitto

Il Medio Egitto è una vasta regione situata tra il Basso e l’Alto Egitto. La zona si estende prevalentemente lungo la valle del fiume Nilo. Il limite nord è la città di Beni Suef, situata 120 km a sud della capitale egiziana Il Cairo, mentre il limite sud è la città di Qus, situata a 30 km a nord di Luxor.

L’Egitto centrale comprende una serie di importanti centri urbani, alcuni dei quali costituiscono un’ottima base per esplorare le attrazioni della regione. Le principali città da visitare sono: Asyut, Beni, Sohag, Minya, Suef e Mallawi. Mentre tra i principali luoghi troviamo: Amarna, Dendera, Abydos e Beni Hasan.

Alto Egitto

L’Alto Egitto è la regione più meridionale Valle del Nilo. Situata tra Luxor e Assuan, che sono anche le basi di partenza per visitare le altre città e mete dell’Alto Egitto, è la regione storica della Bassa Nubia. Questa zona è caratterizzata da una serie di antichi insediamenti e da alcuni dei templi più famosi del paese, che attirano migliaia di visitatori ogni anno.

Tra le città più importanti da visitare troviamo le famose e storiche città di Luxor e Assuan, ma anche Edfu, Esna e Kom Ombo. Ci sono anche importanti luoghi da visitare di importanza mondiale come la Valle dei Re, Abu Simbel, il Lago di Nasser, El Kab e Silsila.

Un po’ di storia 

Con oltre cinquemila anni, la storia dell’Egitto è la più lunga e documentata al mondo. Vediamo le pietre miliari che hanno maggiormente segnato questa importante civiltà.

Il periodo pre-dinastico – I primi abitanti dell’Egitto si stabilirono sulle rive del Nilo in fuga dal deserto. Questi abitanti furono organizzati in province (chiamate Nomos) che si allearono tra loro fino a formare due regni, l’Alto Egitto, costituito dalla parte meridionale della valle del Nilo, montuoso e poco fertile, e il Basso Egitto, costituito principalmente dal delta del fiume, pianeggiante e molto fertile.

Il Basso Egitto aveva Buto come capitale e il sovrano indossava una corona rossa adornata da un cobra mentre l’Alto Egitto aveva come città principale Hieracómpolis. La corona dei suoi sovrani era bianca decorata da un avvoltoio.

C’è un momento in cui i due regni si fondono ( i sovrani del Sud prendono il potere nel Nord) e con questa fusione termina il periodo predinastico. Questa fusione è dovuta a Narmer (o Menes in greco) conosciuto anche come “Signore delle due terre”, che unì come simbolo i due copricapi e cominciò a chiamarsi “faraone”.

La cronologia dell’Egitto è molto complicata e non tutti gli storici sono sempre d’accordo. Di solito si basa sulla cronologia elaborata dal sacerdote egiziano del III secolo a.C. Manetón nella storia dell’Egitto che scrisse per Tolomeo II. Quest’opera rimase a lungo nella biblioteca di Alessandria, ma si perse con il fuoco che la distrusse nel 49 a.C., sebbene sia la sua cronologia che le sue note siano state trasmesse.

Il periodo Thinite – Si estende dal 3150 a.C. al 2700 a.C. ed include le dinastie I e II. Periodo fondamentale per l’Egitto poiché è il momento in cui si forma lo stato. È caratterizzato dall’istituzione dell’amministrazione reale e da un’organizzazione su larga scala per gestire un territorio ostile e particolarmente grande.

L’antico impero si estende dal 2700 a.C. al 2200 a.C. ed è diviso in diversi periodi. È un momento di organizzazione statale, tutto lo stato viene diviso in province. L’amministrazione aumenta la sua autorità e sfrutta la pace e la prosperità per intraprendere grandi progetti. Dalla seconda dinastia la religione diventa molto importante, il faraone diventa un dio. La società progredisce, sviluppando arte, architettura, scultura, scienza. Alcuni dei più notevoli e celebri monumenti della civiltà egizia, come le Piramidi di Giza, la Grande Sfinge di Giza e la Statua di Chefren in trono, risalgono a questo periodo.

Il primo periodo intermedio fu breve (dal 2200 a.C. al 2030 a.C.), ma sul trono si succedettero due dinastie e 15 faraoni. È un periodo di instabilità che porterà a una diversa concezione della pratica religiosa e dello stato del faraone.

L’impero medio (dal 2030 a.C. al 1786 a.C.) inizia con un conflitto tra la nona e la decima dinastia del nord, e l’undicesima, che mantiene il potere nel sud. Nel 2033 a.C., il Sud prende il Nord militarmente e riunifica il paese. La capitale si sposterà a Tebe, quindi a Menfi. Iniziano diverse spedizioni verso il Medio Oriente, e cresce lo sviluppo commerciale.

Il secondo periodo intermedio, dal 1674 a.C. al 1550 a.C., è caratterizzato dall’invasione del territorio da parte degli Hicsos, un gruppo etnico dell’Asia occidentale. Sembra che questa invasione non sia stata particolarmente violenta. Fu in particolare l’indebolimento del potere del faraone in alcuni territori del nord che cambiò il trono a favore di una tredicesima dinastia straniera.

Il nuovo impero (dal 1550 a.C. al 1000 a.C.) segna l’apice della civiltà egizia, con lo sviluppo delle arti, della scienza e delle relazioni tra i popoli di altre regioni.

Il terzo periodo intermedio arriva all’inizio del primo millennio a causa della fragilità dei faraoni davanti ai sacerdoti. Le nuove dinastie provengono dalle classi militari o religiose e riescono con difficoltà a mantenere la coesione in tutto il regno. Le città principali si spostano nel delta, che diventa il centro della civiltà egizia.

Il periodo basso inizia intorno al 715 a.C. e rappresenta la fine dell’antica civiltà egizia. Le dinastie che si susseguono sono di origine straniera (Etiopia, Assiria, Libia, Persia) ma rispettano le usanze locali, senza imporre il loro stile di vita.

L’antica civiltà egizia scompare in seguito con la sua integrazione come provincia nell’impero persiano e poi nell’impero romano.

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