Visitare il Tempio di Hatshepsut a Luxor: un viaggio tra storia e meraviglia nell’antico Egitto

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Benvenuti in un luogo che non è solo una tappa imperdibile durante un tour in Egitto, ma una porta magica che vi condurrà direttamente nell’epoca dei faraoni. Il Tempio di Hatshepsut a Luxor è uno dei siti archeologici più affascinanti e misteriosi dell’intero Paese. Con il suo design rivoluzionario, l’eleganza delle sue terrazze e la presenza di una figura femminile straordinaria come la regina Hatshepsut, questo tempio ha conquistato il cuore di visitatori, storici e archeologi provenienti da ogni parte del mondo.

In questo articolo vi guiderò passo dopo passo attraverso la scoperta del Tempio di Hatshepsut: imparerete perché è considerato un capolavoro unico nell’architettura egizia, ne esplorerete la storia e la grandiosità, e scoprirete come organizzarne la visita in modo pratico e conveniente. Preparatevi a un viaggio narrativo e suggestivo, un tuffo nel passato che vi farà vivere la magia dell’antico Egitto dalla prima all’ultima riga.


Un luogo che parla di regalità e intraprendenza

Immaginate di camminare all’alba lungo la riva occidentale del Nilo, mentre il sole sorge lento sul deserto e il paesaggio si colora di tinte calde e vivaci. Una luce dorata investe la parete rocciosa ai piedi della quale si erge, maestoso, il Tempio di Hatshepsut. L’atmosfera che si respira qui è diversa da qualsiasi altro sito archeologico: c’è un senso di armonia perfetta tra l’architettura del tempio e la natura circostante, come se la roccia stessa si fosse plasmata per accogliere questa creazione straordinaria.

A rendere questo luogo davvero eccezionale è il fatto che fu voluto e costruito in onore di una delle poche donne a ricoprire la carica di faraone. Hatshepsut, sovrana della XVIII dinastia, ruppe gli schemi imposti dalla tradizione, presentandosi come “re” e adottando spesso persino l’iconografia maschile con tanto di barba posticcia. Il suo governo portò pace, prosperità e grandi progetti edilizi, di cui il tempio è la manifestazione più audace e rappresentativa.

Questo complesso architettonico è una vera opera d’arte che si armonizza con il paesaggio in maniera sublime. Il risultato è un monumento che ha ispirato l’arte e l’immaginario di generazioni, un autentico gioiello a cui pochi altri edifici dell’antico Egitto possono essere paragonati.


Storia del Tempio: la visione di una faraona audace

La regina Hatshepsut regnò all’incirca tra il 1479 e il 1458 a.C. e fu una delle figure femminili più importanti dell’antico Egitto. Figlia di Thutmose I e sposa di Thutmose II, dopo la morte del marito assunse inizialmente il ruolo di reggente per il giovanissimo erede al trono, Thutmose III. Ben presto, però, decise di proclamarsi faraone a tutti gli effetti.

Mentre la maggior parte dei sovrani precedenti aveva fatto erigere tombe e templi monumentali nella Valle dei Re, Hatshepsut, con l’aiuto del suo architetto di fiducia Senenmut, scelse di costruire il proprio complesso funerario a Deir el-Bahari, un’area sacra posta appena fuori dalla valle principale. L’obiettivo era mostrare il suo potere e la sua legittimità in un modo radicalmente nuovo, sottolineando il proprio legame con la dea Hathor (molto venerata in quelle zone) e con la divinità solare Amon-Ra.

La costruzione del tempio fu un’impresa ingegneristica avanzata: tre grandi terrazze collegate da rampe scenografiche si incastonano nella roccia, creando un complesso “teatrale” che guida lo sguardo del visitatore fino al santuario finale, nascosto nelle profondità della montagna. Questo progetto rivoluzionario finì per ispirare numerose costruzioni successive, ponendo le basi per uno stile più armonico e integrato con l’ambiente naturale.

Nonostante la grandezza di Hatshepsut, la sua memoria fu in parte cancellata dopo la morte: Thutmose III fece scalpellare il suo nome e le sue immagini in vari punti del tempio e delle altre costruzioni a lei collegate, forse per motivi politici, religiosi o per semplice rivendicazione del potere. Ciò rese il Tempio di Hatshepsut ancora più enigmatico, avvolgendo la figura della regina in un’aura di mistero che, per certi versi, perdura fino ai giorni nostri.


Cosa vedere: un itinerario tra terrazze, colonnati e santuari

Visitare il Tempio di Hatshepsut significa attraversare un percorso scenografico e simbolico studiato in ogni dettaglio. La disposizione su tre livelli (o terrazze) invita il visitatore a salire gradualmente fino a raggiungere il cuore sacro dell’edificio. Lungo questo tragitto, incontrerete colonnati, porticati e statue che raccontano le vicende e la gloria di Hatshepsut. Ecco le principali sezioni da non perdere:

La rampa monumentale d’accesso
La prima cosa che noterete è la grande rampa che conduce dal livello del suolo alla prima terrazza. In passato, questa rampa era probabilmente ornata da giardini lussureggianti e alberi esotici, a richiamare le terre lontane con cui Hatshepsut intratteneva rapporti commerciali. Oggi, salendo questa gradinata, avrete una magnifica vista del deserto circostante e delle imponenti pareti rocciose.

La prima terrazza
Giunti alla prima terrazza, sarete accolti da un colonnato e da una lunga serie di pilastri. In origine, gran parte di queste superfici erano coperte di raffigurazioni policrome che testimoniavano la grandezza della regina. Gli studiosi ritengono che qui fossero collocati anche alcuni degli obelischi fatti erigere da Hatshepsut, oggi perduti.

La seconda terrazza e il portico delle meraviglie
Proseguendo, una seconda rampa conduce a un livello superiore, che ospita uno dei punti più affascinanti del tempio: il Portico della nascita (Birth Colonnade) e il Portico di Punt (Punt Colonnade). Il primo narra la leggenda della nascita divina di Hatshepsut, sottolineando la legittimazione della sua discendenza dalla divinità Amon. Il secondo illustra la spedizione a Punt, antico regno corrispondente all’odierna Somalia o Eritrea, un’impresa commerciale che portò in Egitto spezie, resine aromatiche, legni preziosi e perfino animali esotici. Queste scene sono tra le più celebri di tutto il tempio, sia per l’accuratezza artistica delle incisioni che per il valore storico delle testimonianze.

La cappella dedicata ad Hathor
In un lato della seconda terrazza si trova la cappella dedicata alla dea Hathor, una delle divinità più venerate dell’antico Egitto, spesso raffigurata come una mucca o come una donna con corna bovine e disco solare. L’interno di questa cappella conserva ancora oggi colonne che terminano con capitelli a testa di Hathor, e bassorilievi di notevole fattura, che raccontano i riti e le offerte dedicati alla dea.

La terza terrazza e il santuario di Amon
Ancora una rampa, e si arriva alla terza e ultima terrazza, la più elevata, dove lo spazio è più ridotto e l’atmosfera più raccolta. Da qui si accede al Santuario di Amon, la parte più sacra del tempio, in cui venivano celebrati i culti del dio protettore di Tebe. Il santuario è in parte scavato nella roccia e rappresenta l’apice simbolico dell’intero complesso, l’“incontro” tra la sfera umana e quella divina. Sebbene alcune parti siano state danneggiate o modificate dalle epoche successive, la potenza evocativa di questo luogo rimane intatta.

Gli straordinari rilievi e le statue di Hatshepsut
Durante tutta la visita, prestate attenzione ai rilievi murari e alle statue colossali che ritraggono Hatshepsut nelle vesti maschili del faraone o accompagnata da divinità. Molte di queste sculture furono distrutte o danneggiate dopo la sua morte, ma ciò che rimane basta per restituire il senso di imponenza e carisma che la regina voleva comunicare.

Attraversare questi spazi vi farà percepire il genio architettonico del progetto: le ripetizioni dei colonnati, le ampie terrazze aperte verso il deserto e la montagna che fa da fondale naturale. L’effetto complessivo è quasi teatrale, un crescendo di meraviglia che non lascia indifferenti.


Orari e prezzi: informazioni pratiche per organizzare la visita

Per rendere la vostra esperienza al Tempio di Hatshepsut ancora più semplice, ecco una panoramica chiara e immediata sugli orari e prezzi:

Biglietto intero adulti (turisti stranieri): 100 EGP circa (equivalenti, a seconda del cambio, a circa 3 euro).

Riduzioni studenti: spesso gli studenti in possesso di una ISIC Card (International Student Identity Card) possono usufruire di sconti del 50%.

Bambini: in molti siti egizi, i bambini al di sotto dei 6 anni entrano gratuitamente. Per i bambini più grandi (fino a 12 anni), talvolta è prevista una tariffa ridotta, ma è sempre meglio verificare in loco.

Gruppi: per i gruppi organizzati possono esserci riduzioni applicate dalle agenzie turistiche, ma non sempre.

Orari di apertura

  • Apertura mattutina: il tempio è solitamente aperto dalle 6:00 o 7:00 del mattino (a seconda della stagione).
  • Chiusura pomeridiana: in inverno chiude intorno alle 17:00, mentre in estate l’orario può essere prolungato fino alle 18:00.
  • Giorni di chiusura: in linea di massima, il tempio è aperto tutti i giorni della settimana, festività nazionali incluse.
  • Variazioni stagionali: è sempre consigliabile controllare orari specifici in loco, poiché possono verificarsi chiusure anticipate o orari speciali durante festività religiose o eventi particolari.

Ricordate che, nelle prime ore della mattina, la luce è fantastica per scattare foto e il sito è meno affollato. Inoltre, le temperature più fresche rendono la visita molto più piacevole, soprattutto nei mesi estivi quando il caldo può diventare opprimente.


Come arrivare dal centro di Luxor al Tempio di Hatshepsut

Il Tempio di Hatshepsut si trova sulla riva occidentale del Nilo, in un’area archeologica che include anche la famosa Valle dei Re e altri templi e necropoli. Ecco i principali modi per raggiungerlo dal centro di Luxor:

Taxi privato o auto a noleggio

Scegliere un taxi privato è un’opzione comoda e abbastanza economica se si viaggia in piccoli gruppi. Da Luxor, la corsa fino al tempio può costare tra i 100 e i 200 EGP, a seconda della negoziazione con l’autista e di eventuali soste extra.

Se preferite l’indipendenza, potreste noleggiare un’auto. In questo caso, fate attenzione alla segnaletica e al traffico locale, che può essere caotico. La strada è ben asfaltata e i tempi di percorrenza sono di circa 30-40 minuti dal centro di Luxor.

Traghetto e minibus

Un’opzione tradizionale e suggestiva è attraversare il Nilo in traghetto (o “ferry”) dalla sponda est a quella ovest. Una volta sbarcati, potrete contrattare un minibus o un taxi collettivo per raggiungere il tempio.

Il costo del traghetto è molto basso (circa 1 EGP per i locali e qualche EGP in più per i turisti), mentre il minibus o il taxi collettivo può variare tra i 10 e i 50 EGP, a seconda del numero di passeggeri e della vostra abilità nel contrattare.

Tour organizzato

Molte agenzie turistiche a Luxor offrono tour combinati che includono la visita alla Valle dei Re, al Tempio di Hatshepsut e ad altri siti archeologici della zona. I prezzi variano molto in base alla durata del tour, al mezzo di trasporto, alle guide incluse e ad altri servizi aggiuntivi.

Se amate la comodità e volete una spiegazione dettagliata dei luoghi che visiterete, questa è una soluzione ottimale. Di solito vi vengono a prendere direttamente in hotel e vi riportano al termine della giornata.

Bici o moto

Per i più avventurosi, è possibile noleggiare biciclette o moto per spostarsi liberamente tra le varie attrazioni della riva occidentale. Tenete però presente che le distanze possono essere significative e il clima molto caldo, specialmente in estate. Verificate le condizioni di sicurezza e guidate con prudenza.

In generale, la maggior parte dei visitatori sceglie di attraversare il fiume e poi affidarsi a un taxi o a un tour privato. Tuttavia, se avete tempo e spirito d’avventura, spostarvi in modo autonomo può regalare esperienze più autentiche, come fermarvi nei villaggi locali o esplorare altri siti archeologici lungo il tragitto.


Tempo di visita ideale: quanto rimanere per godersi ogni dettaglio

Se volete cogliere appieno la magnificenza del Tempio di Hatshepsut, è bene dedicargli almeno 1 ora. Questo tempo vi permetterà di:

  • Esplorare in tranquillità le tre terrazze e apprezzarne l’architettura “a gradoni”.
  • Soffermarvi sui bassorilievi più belli, come quelli che descrivono la spedizione a Punt.
  • Visitare la cappella di Hathor e le parti più sacre del santuario di Amon.
  • Scattare foto in momenti diversi della giornata, godendo di luci e ombre che cambiano in modo affascinante.

Se siete appassionati di storia e arte egizia o volete approfondire le scoperte archeologiche legate al tempio, potreste anche impiegare 2-3 ore, specialmente se vi fate accompagnare da una guida esperta che possa svelarvi i significati dietro i vari rilievi e le ispirazioni architettoniche.


Cosa abbinare alla visita: attrazioni e attività nelle vicinanze

La riva occidentale di Luxor è un vero e proprio scrigno di tesori dell’antico Egitto. Ecco alcune proposte su come arricchire la vostra giornata:

  1. Valle dei Re
    Situata a pochi chilometri dal Tempio di Hatshepsut, ospita le tombe di numerosi faraoni, tra cui quella celeberrima di Tutankhamon. Passare da una tomba all’altra equivale a un viaggio attraverso l’evoluzione dell’arte funeraria egizia, con affreschi e decorazioni che raccontano il percorso del sovrano nell’aldilà. Scopri di più >>
  2. Valle delle Regine
    Sebbene meno celebre della Valle dei Re, la Valle delle Regine merita una visita, in particolare per la tomba di Nefertari, considerata uno dei capolavori assoluti di pittura murale egizia. L’accesso a questa tomba ha un costo separato e piuttosto elevato, ma l’esperienza è davvero unica. Scopri di più >>
  3. Medinet Habu
    Questo tempio, dedicato a Ramesse III, è un’altra testimonianza della grandezza architettonica e artistica dell’antico Egitto. Meno affollato di altri siti, offre spesso la possibilità di una visita più rilassata e approfondita.
  4. Colossi di Memnone
    Lungo la strada che porta alla Valle dei Re e al Tempio di Hatshepsut, incontrerete le due statue colossali note come Colossi di Memnone, alte circa 18 metri e raffiguranti il faraone Amenhotep III. Questi giganti in pietra sono uno dei simboli più iconici della riva occidentale di Luxor.
  5. Ristoranti tradizionali e mercati locali
    Se avete tempo, concedetevi una pausa in uno dei piccoli ristoranti o caffè locali sulla riva occidentale. Qui potrete assaggiare piatti tipici come il koshari, il falafel o il ful medames. Esplorate anche i mercati dove si vendono spezie, tessuti e souvenir artigianali, per un contatto più diretto con la quotidianità egiziana.

Consigli pratici: come vivere al meglio l’esperienza

  • Orari meno affollati: cercate di arrivare al tempio all’apertura, in modo da evitare le folle e godervi la bellezza del luogo in relativa solitudine. Al mattino presto, inoltre, le temperature sono più sopportabili.
  • Abbigliamento adeguato: portate un cappello o un foulard per proteggervi dal sole, soprattutto nei mesi estivi. Indossate scarpe comode e optate per abiti leggeri ma coprenti, per ripararvi dal caldo e rispettare la tradizione locale.
  • Prenotazioni: per la visita al Tempio di Hatshepsut non è necessario prenotare in anticipo. Tuttavia, se volete affidarvi a un tour privato o a una guida specializzata, è consigliabile prenotare per tempo, specialmente se avete esigenze specifiche o volete una visita in italiano.
  • Accessibilità: il tempio si sviluppa su più terrazze collegate da rampe e scale. Alcune aree potrebbero risultare meno agevoli per chi ha difficoltà motorie. Detto questo, molte rampe e aree sono abbastanza ampie; valutate comunque l’assistenza di una guida o l’utilizzo di una sedia a rotelle con accompagnatore.
  • Protezione dal sole e acqua: non sottovalutate il caldo, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Portate con voi una buona scorta d’acqua e, se possibile, evitate di camminare troppo nelle ore più torride.
  • Rispetto del luogo: ricordate che si tratta di un sito archeologico di inestimabile valore. Evitate di toccare i rilievi o di danneggiare in alcun modo il monumento.

Un’esperienza indimenticabile: consigli finali

Il Tempio di Hatshepsut a Luxor non è solo un sito storico: è un tuffo emozionante nella vita di una regina che ha saputo imporsi in un mondo prevalentemente maschile, un luogo dove la pietra si fa portavoce di messaggi politico-religiosi profondi e allo stesso tempo un capolavoro d’arte e ingegneria che ha ispirato generazioni di architetti. Dalle rampe monumentali ai porticati decorati, dai rilievi che raccontano spedizioni avventurose agli angoli più sacri dedicati alle divinità, tutto in questo tempio sembra parlare di grandezza, armonia e mistero.

Pianificare la vostra visita con cura, tenendo conto di orari, prezzi, mezzi di trasporto e abbigliamento, vi permetterà di vivere l’esperienza in modo più intenso e rilassato. E, se avrete tempo, arricchitela con la scoperta di altri luoghi straordinari come la Valle dei Re o la Valle delle Regine: qui, davvero, ogni pietra ha una storia da raccontare.

Dopo aver trascorso la giornata tra i segreti dell’antico Egitto, ritornare a Luxor e ammirare il tramonto sulle rive del Nilo chiuderà il cerchio di un viaggio che difficilmente dimenticherete. E se ancora state organizzando il vostro alloggio o volete trovare una soluzione comoda proprio nel cuore di Luxor, potete utilizzare la piattaforma più popolare al mondo per la prenotazione di hotel e appartamenti.

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Che siate viaggiatori esperti, amanti della storia o semplicemente curiosi di toccare con mano la magia dell’antico Egitto, il Tempio di Hatshepsut è una tappa imprescindibile. Preparatevi a un incontro ravvicinato con la personalità straordinaria di una donna-faraone e con un’architettura destinata a rimanere nei vostri occhi e nel vostro cuore, tra panorami mozzafiato e suggestioni millenarie. Buon viaggio e buona avventura nel regno di Hatshepsut!

Queen Hatshepsut's Temple at Deir el-Bahari, was called Djeser-Djeseru, meaning the Holy of Holies

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